Ritiro Sociale

Per comprendere e intervenire sul fenomeno del ritiro sociale, l’AUSL di Modena, in accordo con l’ Ufficio Scolastico Territoriale, ha organizzato un percorso formativo finalizzato alla conoscenza del fenomeno e alla organizzazione di una rete di intercettazione e intervento precoce.

Un fenomeno sempre più evidente in ambito sia educativo che sociale e psicologico è quello di ragazzi che presentano un quadro di progressivo impoverimento dei rapporti sociali, scarso investimento in attività ricreative, spesso assenti dalle lezioni scolastiche. La loro socialità tende a sostanziarsi di contatti on line, attraverso l’utilizzo di social media e/o giochi di strategia e “sparatutto”; sono svegli di notte e di giorno, spesso, dormono fino a tardi riducendo, di conseguenza, anche i contatti con la famiglia e assentandosi anche dalla didattica a distanza.

Quando queste situazioni arrivano all’osservazione dei servizi sanitari, il sintomo è già conclamato da molto tempo. A volte siamo di fronte all’esordio di una sofferenza psichiatrica importante (ritiro sociale secondario a depressione o esordio psicotico), altre volte si tratta dell’esito di una difficoltà narcisistica nel confronto relazionale con i pari (ritiro sociale primario). I prodromi del problema li vive la scuola: in classe il ragazzo/a è sempre meno presente, a un certo punto si dà per scontato di perderlo e la questione finisce nel grande contenitore dell’ “abbandono scolastico”.

Il fenomeno del ritiro sociale emerse con prepotenza negli anni scorsi, tanto che l’Ufficio Scolastico della Regione Emilia Romagna avviò nel 2018 una rilevazione degli alunni che non frequentavano regolarmente la scuola in quanto “ritirati” in casa per problemi di tipo psicologico . Il report segnalava 68 casi nella provincia di Modena (43 nella scuola superiore, 15 alle medie, 10 scuola primaria).

Con il ritiro sociale collettivo imposto dalla pandemia la condizione di questi eremiti sociali è risultata meno visibile ed estrema. Nel presente anno scolastico, l’alternanza tra didattica a distanza e in presenza sta evidenziando un allargamento del fenomeno dei ragazzi che si ritirano progressivamente dai contatti sociali sia dentro, sia fuori il contesto scolastico.