La presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Consiglio Regionale della Toscana, Cristina Giachi, ha presentato una proposta di legge che introduce la pratica della lettura libera nelle scuole.
La proposta prevede che ogni giorno, per 15-20 minuti, gli studenti scelgano un libro dalla loro cartella o zaino e lo leggano in silenzio e privatamente.
L’iniziativa è stata presentata durante un evento a Firenze che ospita oltre 100 case editrici, con l’obiettivo di condividere e coltivare la passione per la lettura.La Giachi, prima firmataria della proposta di legge, ha spiegato che l’obiettivo è quello di riservare uno spazio di libertà nell’orario scolastico, per incoraggiare i giovani a leggere per piacere, non per obbligo. La vicepresidente della commissione, Luciana Bartolini, presente all’evento, ha ribadito che l’idea è di far comprendere ai giovani che leggere è un divertimento e non un dovere.
Nell’atto si dispone che le istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo di istruzione, nell’ambito dell’autonomia loro riconosciuta, con apposita previsione nel curricolo di istituto, disciplinino la pratica della “lettura libera” all’interno del monte orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti.
Le modalità attuative prevedono che si assicuri agli studenti autonomia nella scelta del materiale di lettura e si disponga che la lettura avvenga prevalentemente su supporto cartaceo. Nel testo della proposta di legge si specifica come non ci siano incrementi o modifiche dell’organico del personale scolastico, né ore d’insegnamento eccedenti rispetto all’orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti.
Si è ricordato che nell’ambito del Programma Europa creativa, il principale intervento della Commissione europea a sostegno dei settori della cultura e degli audiovisivi, è stato promosso il progetto “Read On” (Reading for Enjoyment, Achievement and Development of yOuNg people) per sostenere e diffondere la passione per la lettura tra i giovani europei.
In tale contesto, un’attività specifica – denominata “Read More” – ha riguardato alcune scuole che hanno introdotto, in via sperimentale all’interno della normale attività didattica, quotidiani spazi temporali da dedicare alla “lettura libera”, senza obblighi per gli studenti, che hanno ampia discrezionalità su cosa leggere.
Spiegando la genesi della proposta di legge regionale, Giachi ha ricordato quanto fatto in Norvegia nel 2014 dall’istituto professionale di Haugaland, in cui tutti gli studenti cominciano la giornata leggendo libri, riviste e fumetti di loro scelta.