Modena fa scuola: dal 5 al 7 ottobre appuntamento con la prima edizione di “Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città”, la manifestazione che porta in città la scuola e apre le scuole alla città per costruire una comunità educante in grado di prendersi cura dei cittadini più giovani. L’evento è promosso dal Settore Servizi educativi del Comune di Modena con il sostegno di diversi partner e sostenitori.
La tre giorni si snoderà tra decine di appuntamenti in programma in particolare nelle sedi della Fondazione San Carlo e nei plessi scolastici della città con laboratori diffusi durante la settimana. Le iniziative, tutte gratuite, sono rivolte a studenti e genitori, docenti e formatori, scuole, università, agenzie formative, soggetti istituzionali, culturali, associativi e del terzo settore, cittadini.
“È un nuovo evento che si inserisce nel ricco calendario modenese di festival e iniziative culturali – afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli aprendo la conferenza stampa di presentazione – ma sarà soprattutto un’occasione di crescita per la nostra comunità che vuole essere coesa, inclusiva e educante nei confronti dei suoi cittadini più giovani, di quelli nati sul territorio e di quelli arrivati da altri paesi. La scuola, la formazione, i servizi educativi del sistema integrato 0/6 sono al centro delle nostre priorità perché da essi dipende il futuro di Modena, una città che vuole guardare lontano restando salda alle sue radici”.
Diverse le modalità in cui si declinerà “Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città”, da conferenze e tavole rotonde a workshop e laboratori, come molteplici saranno i linguaggi utilizzati partendo da un presupposto comune: la scuola da sola non ce la fa ad accompagnare i percorsi di crescita delle nuove generazioni. La sua missione educativa ha bisogno di alleanze territoriali, mai come oggi è chiamata ad aprirsi alle energie sociali e culturali del tessuto locale.
“Solo immaginando un’ampia comunità educante è possibile costruire le condizioni per realizzare e tutelare il diritto all’istruzione e alla formazione. Nella cooperazione scuola-territorio prende forma, quindi, la sfida di essere una comunità che educa e si educa, accompagnando i cammini di crescita delle nuove generazioni”, ha sottolineato l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi. “Molti sono i luoghi educativi dove conoscere e apprendere e i modi per mantenere all’interno dei percorsi formativi le fasce più fragili a rischio di dispersione scolastica: si tratta di immaginare habitat educativi più inclusivi e innovativi, plasmare spazi di apprendimento capaci di contrastare le povertà educative e accendere il desiderio di futuro di bambine e bambini, ragazze e ragazzi”.
“Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città” si avvarrà del contributo di idee e pensiero di oltre una quarantina tra filosofi del calibro di Umberto Galimberti e Michela Marzano, pedagogisti noti come Luigina Mortari a Ivo Lizzola; scrittori, tra cui Moshir Pour Pegah, Paolo Di Paolo, Roberto Camarlinghi, Antonio Ferrara, Giovanna Zoboli, Maria Pia Veladiano; sociologhi come Franca Olivetti Manoukian e Mauro Magatti; l’architetta urbanista Elena Granata, gli psicologi Ugo Morelli e Rossella Bo; i biologi Nicola Nurra e Rocco Mussat Sartor; diversi docenti universitari: Roberto Farnè, Antonio Gariboldi, Antonella Pugnaghi e Michele Marangi, Arianna Lazzari.
Agli appuntamenti interverranno diversi amministratori: oltre al sindaco Gian Carlo Muzzarelli e al presidente della Regione Stefano Bonaccini, gli assessori comunali all’Istruzione Grazia Baracchi e alle Politiche giovanili Andrea Bortolamasi. Tra i partecipanti, anche il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale Stefano Versari.
I giovani e le scuole non saranno solo al centro di riflessioni e incontri, ma anche protagonisti di “La scuola va in città” con appuntamenti e iniziative negli Istituti comprensivi e nelle scuole superiori, che vedranno anche partecipare docenti e dirigenti scolastici per valorizzare buone pratiche ed esperienze in atto: un percorso che inizierà già la settimana precedente durante Modena Smart Festival 2023 dedicato appunto a “Generazioni”. Mentre alcuni nidi e scuole d’infanzia del sistema integrato 0/6 apriranno i giardini a bambini e famiglie per coinvolgerli con molteplici laboratori sulla natura, il linguaggio, la musica e l’intercultura.
A docenti, educatori e professionisti della formazione sono rivolti gli workshop, cinque in tutto, incentrati su inclusione, didattica fuori classe, tempo pieno, scrittura autobiografica e media education. Ai temi di nutrizione e pasto a scuola, oltre che a come ripensare la scuola media saranno dedicate le due tavole rotonde.
“La scuola va in città” percorrerà anche i luoghi e i linguaggi dell’arte. Al Teatro Storchi, Emilia Romagna Teatro-Ert metterà in scena uno spettacolo che parla in primo luogo ai giovani; appuntamenti con la musica sono in programma inoltre alla Tenda con l’orchestra Moltimondi e al Teatro Tempio con Gli insuperabili. Mentre il festival Passa la Parola, che partecipa all’evento, proporrà per i più giovani uno spettacolo di teatro disegnato, presso la biblioteca Delfini.
Con Europe Direct “La scuola va in città” andrà anche in Europa grazie agli appuntamenti in Galleria Europa incentrati soprattutto sulle possibilità offerte da Erasmus+ per favorire i processi d’internazionalizzazione delle scuole.
“Prendersi cura delle nuove generazioni: la scuola va in città” è un’iniziativa del Comune di Modena con partner Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Provincia, Regione Emilia-Romagna, Unimore e Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” Alma Mater Unibo. Sostenitori della manifestazione sono Fondazione di Modena, Bper banca, Cirfood, Gulliver e Aliante e Rekeep; con la collaborazione di Fondazione San Carlo, Ert, Fondazione Cresciamo, Modena Zerosei Costruire Futuro, Memo, Europe Direct, Fem, Aps Milano, Festival Passa la Parola e Make it Modena.
Per il programma aggiornato, i luoghi e le modalità di partecipazione: www.modenafascuola.it (modenafascuola@comune.modena.it) oltre alle pagine social Facebook e Instagram dell’evento.
Fonte: Comune Modena