L’iniziativa lanciata dal Centre National du Livre per invogliare i ragazzi passare più tempo in compagnia dei libri .
PARIGI – Un quarto d’ora di lettura. È l’invito del Centre National du Livre (Cnl) che ha lanciato ieri un appuntamento simbolico con tutti i francesi alle dieci del mattino: aprire un libro per almeno quindici minuti. Anche se la Francia resta un paese con una quantità di lettori che fanno invidia, la tendenza è a una lenta e inesorabile diminuzione soprattutto fra le nuove generazioni.
L’anno scorso il Cnl aveva battezzato il 10 marzo come giornata del quarto d’ora di lettura con tanto di hashtag #10marsjelis. L’appello, ripetuto ieri, è stato quello di fermarsi a leggere qualche pagina a scelta per riscoprire il piacere, l’emozione e l’apertura al mondo che c’è in ogni opera letteraria.
Il Cnl ha mobilitato scuole, imprese, associazioni, in un’operazione che mira a sensibilizzare tutti i cittadini, lettori occasionali, più o meno forti, con l’obiettivo di provocare l’antico gesto di sfogliare un libro, e magari riportarlo nella routine quotidiana. “Non possiamo tutti leggere a lungo ogni giorno, ma quindici minuti sì” dice Régine Hatchondo, presidente dell’organismo pubblico che sostiene l’intera filiera. “Le nostre ultime ricerche mostrano che le persone trascorrono sempre meno tempo a leggere” continua Hatchondo.
Secondo lo studio Les jeunes Français et la lecture (Ipsos) pubblicato l’anno scorso i più giovani (con età compresa tra i 7 e i 25 anni) trascorrono in media 4 ore al giorno davanti a uno schermo, mentre non leggono più di 3 ore a settimana. Quasi metà (il 47 per cento) fa spesso altre attività nello stesso momento, come mandare messaggi, usare i social network o guardare video.
I più giovani, fino a 19 anni, leggono più fumetti e manga, mentre il 58 per cento dei francesi tra i 20 e i 25 anni preferisce i romanzi, in particolare la letteratura di fantascienza e fantasy. Il dato più allarmante riguarda le letture non scolastiche e di svago. Tra i 13 e i 15 anni, solo il 68 per cento dei ragazzi legge per svago, rispetto all’81 per cento delle ragazze della stessa fascia d’età. Più in generale il tempo dedicato alla lettura per piacere, esclusi gli obblighi scolastici, è molto inferiore a quello trascorso sullo schermo. Nei periodi di vacanze, il 38 per cento dei giovani tra i 7 e i 25 anni legge di più, ma guarda anche più serie tv (55 per cento), compulsa lo smartphone (52 per cento) o gioca con i videogiochi (44 per cento).
“Senza negare l’importanza degli schermi, vogliamo cambiare questa tendenza” conclude la presidente del Cnl. Emmanuel Macron ha dichiarato la lettura “grande causa nazionale”, promuovendo l’estensione del Pass Culture a tutti gli adolescenti. Approvato come un buono di 300 euro a disposizione dei diciottenni, l’anno scorso ha permesso loro il 56 per cento degli acquisti di libri, per un totale di 426mila volumi. È anche un modo per sostenere le librerie indipendenti visto che il Pass Culture non è valido per gli acquisti su Amazon.
Nonostante il calo dei tassi di lettura, il mercato dell’editoria francese attraversa una fase positiva. Nel 2022 è stato battuto un nuovo record nella rete delle librerie: 142 aperture e solo 20 chiusure. Un punto sull’andamento del settore si farà dal 21 al 23 aprile in occasione del Festival du Livre di Parigi che quest’anno celebra l’Italia, paese invitato d’onore. Una cinquantina di autori italiani sono attesi nella capitale francese per il salone del libro che si svolgerà al Grand Palais Ephémère, sotto alla Tour Eiffel. “Questa nuova edizione permetterà di riaffermare l’interesse di tutti i lettori francesi per le lettere italiane” spiega il direttore generale del festival, Jean-Baptiste Passé.
La Francia è il secondo mercato per vendita di opere italiane all’estero, con oltre novecento titoli tradotti annualmente. Inaugurato nel 1981 come Livre Paris e sottoposto a un radicale rinnovamento nel 2022, quando ha anche assunto la nuova denominazione, il Festival du Livre de Paris è la più importante manifestazione francese e in lingua francofona nel campo dell’editoria, nonché una delle più rilevanti in assoluto a livello europeo. Lo scorso anno il Festival du Livre ha avuto 900mila visitatori con 800 autori e 70mila libri venduti.
Anais Ginori
Fonte: Repubblica