Coordinamento Genitori Modena

“INFORMA A SCUOLA”, 2.300 BIMBI NEI PERCORSI CONTRO L’OBESITÀ.

Nove istituti partecipano al progetto di comunità che promuove attività fisica e sana alimentazione. Gli istituti San Giovanni Bosco e Cittadella fanno sport attraverso il gioco
Oltre 2.300 bambini che frequentano le scuole primarie modenesi stanno partecipando a “InForma a scuola”, il progetto di comunità che promuove l’attività fisica e una sana alimentazione coinvolgendo, quest’anno, nove istituti della città, e che è ritornato completamente in presenza dopo un biennio di attività modulata parzialmente a casa a causa dell’emergenza sanitaria. Il progetto, nato nel 2007 e realizzato dal Comune di Modena in collaborazione con Rete Città sane, Ausl, scuole scolastiche, Unimore, Uisp, CirFood e Parmareggio, si prolungherà fino al termine dell’anno scolastico e ha come obiettivo la lotta al sovrappeso e all’obesità infantile. Come infatti ha ricordato di recente l’Azienda Usl in occasione del World Obesity day, la Giornata mondiale contro l’obesità che si celebra in tutto il mondo il 4 marzo, nella provincia di Modena circa un terzo dei bambini di 8-9 anni è in condizione di sovrappeso o di obesità e si stima che, nell’intera fascia di età 1-14 anni, siano oltre 15.500 i soggetti in sovrappeso e quasi 6mila gli obesi.Nelle scorse settimane hanno preso il via nelle scuole le attività di “InForma a scuola” volte a favorire uno stile di vita sano dei bambini e, quindi, delle famiglie, una serie di percorsi ancora più significativi dopo le restrizioni imposte dal Coronavirus: da una parte la diffusione di buone pratiche, dall’altra l’utilizzo di strumenti e la pianificazione di interventi volti al raggiungimento di questi obiettivi. Tra le attività principali promosse ci sono il “Merendometro”, ovvero il gioco adottato in classe per “misurare” in maniera simpatica la quantità di frutta mangiata a merenda e la fornitura, da parte dell’Ausl, di materiale informativo cartaceo e digitale per le famiglie; ma anche gli incontri di coordinamento e formazione per gli insegnanti (sviluppati da Ausl e Unimore) e le attività di monitoraggio dell’ateneo cittadino assieme alle scuole. Questo questionario, in particolare, si concentra sui cambiamenti degli stili alimentari delle famiglie modenesi, approfondendo le abitudini alimentari, come il consumo di frutta e verdura, di bibite gassate e zuccherate, le abitudini per la prima colazione e la merenda, la frequenza delle attività sportive, le consuetudini di sedentarietà e le modalità di spostamento abituali.In tutto sono 2.344 i bambini, distribuiti in 190 classi, che partecipano alle varie attività che coinvolgono le primarie San Giovanni Bosco dell’Istituto comprensivo 8  (330 alunni), le Palestrina e Saliceto Panaro dell’Ic4 (322 e 484 alunni), le Pascoli e Cittadella dell’Ic9 (160 e 242 alunni) e le Anna Frank – Marconi, Gramsci, Collodi e Bersani dell’Ic10 (110, 421, 184 e 91).

Inoltre, sempre all’interno di “Informa a scuola”, hanno aderito all’attività motoria non strutturata in orario extrascolastico le San Giovanni Bosco e le Cittadella. Queste azioni settimanali, che hanno debuttato la scorsa settimana, si sviluppano nei cortili e nelle palestre scolastiche; sono circa 150 i bambini che, col supporto di personale qualificato Uisp, svolgono percorsi di tipo destrutturato. Si privilegiano, in particolare, i “giochi di una volta”, pure con l’obiettivo ulteriore di insegnare ai bambini di origine straniera le tradizioni locali.

Due scuole, le Cittadella e le Pascoli, saranno poi protagoniste a partire da mercoledì 18 maggio del programma “Merenda sana”, ovvero la distribuzione, da parte di CirFood, della merenda a base di frutta e yogurt per due settimane. I 160 bimbi delle Pascoli e i 242 delle Cittadella interessati dall’iniziativa riceveranno anche la merenda equilibrata di Parmareggio per le feste di fine anno.

Approfondimenti sul progetto sono online sul sito del Multicentro ambiente e salute di Modena (Musa) del Comune, dove sono pubblicati anche i risultati delle precedenti edizioni di “InForma”.

 

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