Tutti gli anni il Consiglio d’Istituto si riunisce per affrontare l’approvazione del Programma Annuale dell’anno successivo ovvero stabilire come impiegare i fondi a disposizione per le varie attività della scuola e approvare il bilancio. In questi ultimi anni, più che mai, la situazione è grave non per una gestione dei soldi allegra, ma a causa dei finanziamenti che non ci giungono.

Alla mia scuola (IIS Meucci di Carpi) lo Stato deve 350.465,24 Euro, soldi spesi dall’Istituto in questi anni (2004, 2005, 2006, 2007 e 2008) per pagare gli esami di stato e le supplenze.

Già l’anno scorso abbiamo dovuto fare i conti con un forte taglio dei fondi per le supplenze visto che nel 2008 abbiamo speso circa 105.000 Euro di supplenze mentre l’Amministrazione Statale per l’anno 2009 ha stanziato per la mia scuola un finanziamento di soli 19.000 Euro a copertura delle medesime spese.

Inoltre non è stato corrisposto alcun contributo per le spese di funzionamento ordinario.Avanti cosi non si può più andare!

Vi chiederete in pratica cosa significa tutto questo:

  • Non si possono più pagare supplenti e quindi vengono perse ore di insegnamento
  • In seguito alla mancanza di insegnanti, le classi vengono lasciate scoperte, senza alcuna assistenza, o entrano fino a tre ore dopo o escono fino a tre ore prima, e questo comporta sia l’impossibilità di proseguire un percorso formativo sia evidenti problemi di sicurezza.
  • Si abbassa la qualità dell’offerta formativa: niente soldi niente più progetti!
  • Anche il personale ATA sempre più spesso non viene sostituito con una riduzione della qualità dei servizi che la scuola offre, oltre che ad una ridotta vigilanza dell’Istituto
  • I contributi volontari dei genitori invece che essere utilizzati per arricchire e migliorare l’offerta formativa della scuola vengono spesi per l’ordinario funzionamento o addirittura impiegati come fondo cassa per pagare gli stipendi dei supplenti.

Non è solo la nostra scuola che ha questi problemi, ma tutte le scuole della Provincia vivono questa difficile situazione finanziaria con una riduzione drastica delle supplenze e una media di crediti nei confronti dello stato di 200.000 Euro con punte di 400.000. Il Dirigente dell’Ufficio scolastico ragionale Dott. Fanti ha comunicato che sono 19 milioni di Euro i crediti delle scuole modenesi verso lo Stato e circa 97 milioni di Euro quelli dell’intera regione Emilia Romagna.

Come genitori che considerano la scuola pubblica una componente fondamentale per la crescita dei propri figli, istituzione che dovrebbe essere valorizzata, sostenuta e non messa in ginocchio, ci siamo impegnati a coordinarci con le altre 93 scuole della Provincia per tutelare i nostri ragazzi.

Ma è arrivato il momento di andare oltre e proponiamo di avviare un percorso che porti ad un incontro nazionale dei coordinamenti dei Consigli di Istituto e dei Comitati genitori esistenti nel territorio nazionale, per far sentire la nostra voce, forte e chiara.