In occasione del 25 novembre, la Rete Educare alle Differenze lancia “Genere libera tutt3. Un decalogo per famiglie alla ricerca di una scuola che sappia fare la differenza” per promuovere nella scuola inclusione e libertà, in antitesi ai diktat dei movimenti anti-gender che alimentano paura e intolleranza.
Tutte le normative internazionali – prima fra tutte la Convenzione di Istanbul – e le seppur fragili leggi locali ribadiscono che tra educazione e contrasto alla violenza maschile contro le donne e alla violenza di genere, così come alla violenza omotransfobica – c’è un nesso strettissimo.
Violenze e femminicidi sono figlie di modelli socioculturali patriarcali, sessisti ed eteronormativi. È solo dotando bambin3 e ragazz3 di strumenti critici per scardinarli e costruire relazioni affettive, sentimentali e familiari libere e pari che possiamo fare in modo che nessuna donna venga più uccisa dal compagno o dall’ex-marito, che nessuna ragazza venga più ricattata o perseguitata sui social, che nessun ragazzo divenga vittima del branco perché ‘non abbastanza maschio’. E molti ancora, purtroppo, sono gli esempi che potremmo fare.
Nonostante un’educazione attenta alle differenze, quindi, possa letteralmente salvare delle vite – dalla morte, ma anche dalla vergogna, dall’umiliazione, dalla fatica – questa è sempre al centro di polemiche, osteggiata e sottofinanziata. Ancora di più in questo momento storico in cui il neoeletto governo Meloni sta facendo del contrasto alla cosiddetta “teoria del gender”, ai diritti delle donne e delle minoranze sessuali uno dei suoi capisaldi.
In queste giornate di novembre, che iniziano il 20 con il Trasngender Day of Remembrance e la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e culminano il 25 con la Giornata Internazionale contro la violenza maschile contro le donne, la Rete Educare alle Differenze lancia Genere libera tutt3. Un decalogo per genitori alla ricerca di una scuola che sappia fare la differenza. Un contro-decalogo rispetto a quello che circola da vari anni scritto dalla galassia dei movimenti anti-gender. Un decalogo che attraverso il registro dell’ironia invita le famiglie a sostenere l’educazione alle differenze attraverso un patto di fiducia con le e gli insegnanti della scuola pubblica.
Ci auguriamo che possa circolare nelle chat delle famiglie ed essere appeso nelle aule insegnanti e nelle biblioteche in ogni luogo dello stivale. Passaparola!